Tavolo Parcheggio podkast

Tette Storte e Shopping Floppettaro - Ep.109

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Do tyłu o 15 sekund
Do przodu o 15 sekund
In questa puntata di Tavolo Parcheggio succede l’ennesimo disastro natalizio: iniziamo con una sigla cantata male, un set che sembra il villaggio di Babbo Natale fatto da un falegname ubriaco, e la certezza che nessuno di noi due capisce davvero da quanti anni stiamo facendo questo podcast. Forse uno, forse due, forse dalla guerra punica. Chi può dirlo. Poi arriva lo sponsor, Vinted, (Seguiteci su Vinted: tavolo.parcheggio SUBITO) perché senza Vinted noi due a quest’ora registreremmo dal retrobottega di un Tigotà. Tra asciugamani da 100 euro che sembravano del reparto “Panni da Polvere” dell’IKEA, stivali di Bottega Veneta riparati a 600 euro perché “così costava”, e borse Prada centrifugate come mutande del Decathlon, capite bene che ci serviva un’entrata extra. Quindi sì, andate a comprare le nostre cose su Vinted: trovate maglioni, cappotti, pantaloni… e il rispetto? No, quello lo abbiamo perso da tempo. Da lì si scivola dritti nel momento più inquietante della puntata: il decollette di Nicole che decide di fare check-in a Ibiza e check-out a Padova senza avvisare nessuno. Una protesi che si piega in diagonale, si accartoccia, si sposta, fa origami. Una protesi Houdini. Tra video inviati a Gianmarco, dottori in panico e ecografie impossibili da prenotare, scopriamo che l’unica cosa che non si sposta mai è la sfiga. Stabile, fedele, presente. Come se non bastasse, ricordiamo anche il periodo meraviglioso in cui i carabinieri ci hanno bussato alla porta come se fossimo Pablo Escobar e abbiamo sganciato una multa da 12.000 euro per una cavolata burocratica legata al podcast. Nel mentre, da bravi imprenditori, valutiamo biadesivi da 350 euro, pacchi da ASOS abbandonati per mesi, e calendari dell’avvento da montare a mano come se fossimo un laboratorio clandestino di elfi in cassa integrazione. In mezzo, ovviamente, si parla di reparti giocattoli pieni di armi per bambini, traumi infantili con pistole a pallini, la nonna ludopatica che regalava soldi a bambine random, e Gianmarco che cerca di leggere Dan Brown e dopo cinque pagine si arrende perché sembra scritto in aramaico antico. Chiudiamo con la solita depressione natalizia, la voglia di una spa, i drammi dei brand, i drammi dei nomi dei brand, i drammi del brand di Gianmarco che ancora non può dire ma che gli sta mangiando l’anima, e la wishlist finale con Birkin, Kelly e zero dignità (MA ANCHE BASTA). Insomma: la solita puntata caotica, disturbante, inutile e assolutamente irresistibile. Benvenuti a Tavolo Parcheggio. Seguici su Vinted: https://vinted.shop/tavoloparcheggio-yt-it-nov-25 Video in collaborazione con Vinted. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

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