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Ansa - di Veronica Andrea Sauchelli.
Nei giorni scorsi la Corte di Cassazione ha dato ragione ad una coppia di mamme che ha portato in tribunale il decreto dell’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini, secondo cui sulla carta d’identità dei minori le uniche diciture ammesse fossero “padre” e “madre”, facendo fare all’Italia un passo indietro sull’utilizzo del termine più inclusivo di “genitore”.
Nei giorni scorsi la Corte di Cassazione ha dato ragione ad una coppia di mamme che ha portato in tribunale il decreto dell’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini, secondo cui sulla carta d’identità dei minori le uniche diciture ammesse fossero “padre” e “madre”, facendo fare all’Italia un passo indietro sull’utilizzo del termine più inclusivo di “genitore”.
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