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Il Premio Nobel per l'Economia a Joel Mokyr, Philippe Aghion e Peter Howitt

13/10/2025
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Il Premio Nobel per l'Economia 2025 è stato assegnato a Joel Mokyr, Philippe Aghion e Peter Howitt per aver spiegato la crescita economica guidata dall'innovazione e il ruolo della tecnologia. Metà premio è andata a Mokyr, della Northwestern University, per aver identificato i prerequisiti di una crescita economica duratura attraverso il progresso tecnologico; l'altra metà ad Aghion e Howitt, del Collège de France e della Brown University, per la teoria della crescita sostenuta attraverso la distruzione creativa. I tre economisti hanno dimostrato che l'innovazione può generare anche effetti negativi, che devono essere gestiti per garantire un vero progresso. Se istituzioni e società non creano le condizioni favorevoli, il rischio è la stagnazione. Mokyr, attraverso fonti storiche, ha individuato le condizioni che rendono le innovazioni autogeneranti: non basta sapere che qualcosa funziona, bisogna comprenderne il perché. Prima della rivoluzione industriale mancava questo approccio, che oggi invece è alla base della crescita economica. Aghion e Howitt, nel 1992, hanno formalizzato in un modello matematico il concetto di distruzione creativa di Schumpeter: l'innovazione è creativa perché genera valore, ma anche distruttiva perché rende obsolete le tecnologie precedenti e cambia gli equilibri del mercato.

Dazi, Trump: gli Usa vogliono aiutare la Cina, non danneggiarla

Prosegue la tensione commerciale tra Stati Uniti e Cina. Dopo le restrizioni di Pechino sulle terre rare e la minaccia di nuovi dazi da parte di Washington, Donald Trump ha diffuso un messaggio conciliante, affermando di voler aiutare la Cina e non danneggiarla. Tuttavia, il vicepresidente JD Vance ha ribadito che il presidente americano è pronto a ogni opzione, anche a misure drastiche, se la Cina non collaborerà. Pechino ha reagito accusando gli Stati Uniti di doppi standard e di abusare del concetto di sicurezza nazionale per giustificare misure discriminatorie, ricordando che le restrizioni americane coinvolgono circa 3.000 voci contro le 900 cinesi. La nuova ondata di dazi, fino al 100%, dovrebbe entrare in vigore entro novembre, insieme a nuove limitazioni sull'export di software sensibili. La Cina ha difeso le proprie misure di controllo sulle esportazioni come legittime e necessarie per la stabilità regionale. L'escalation segna un cambio di rotta rispetto alle recenti aperture, che avevano portato a un possibile incontro tra Trump e Xi Jinping al vertice Apec, ora in dubbio. Andiamo dietro la notizia con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.it

Biffi, produttività ferma da 10 anni ma Lombardia locomotiva

A Milano si è svolta l'Assemblea Generale 2025 di Assolombarda, intitolata "ReThinking Industry", dedicata alla produttività e all'impatto dell'innovazione e dell'intelligenza artificiale sulle imprese. Alvise Biffi, alla sua prima assemblea da presidente, ha evidenziato come la produttività italiana sia ferma da un decennio, con una crescita media annua pari a zero, mentre l'Unione Europea e gli Stati Uniti hanno registrato progressi più sostenuti. Nonostante ciò, la Lombardia rimane la locomotiva economica del Paese, prima per imprese, occupati e Pil, concentrando gran parte della ricchezza nel quadrilatero Milano, Monza Brianza, Lodi e Pavia. Tuttavia, Biffi ha avvertito che anche la locomotiva rischia di rallentare, con una previsione di crescita del Pil lombardo dello 0,6% nel 2025 e dell'1,2% per l'area di Assolombarda. Durante l'assemblea è stato presentato il progetto "ReThinking Industry" e l'ecosistema digitale nazionale per l'industria "ForgIA", sviluppato insieme a istituzioni e centri di ricerca come l'Istituto Italiano di Intelligenza Artificiale e il Politecnico di Milano. ForgIA punta a valorizzare e condividere i dati industriali per aumentare la produttività e favorire la trasformazione digitale, nel rispetto della sovranità del dato e della collaborazione tra imprese e istituzioni. Interviene Alvise Biffi, presidente di Assolombarda.

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