
Il Ministero delle Imprese conferma che l’accordo di programma sulla decarbonizzazione dell’ex Ilva si farà anche senza il Comune di Taranto, dopo le dimissioni del sindaco Bitetti a causa delle proteste ambientaliste. Il vertice al Mimit si concentrerà sullo scenario con 3 forni elettrici. Gli altri elementi del piano (impianti Dri, cattura CO2, nave di rigassificazione) sono rimandati. Urso ha scartato la proposta del sindaco uscente che prevedeva anche Dri e cattura CO2. Il piano da 3,2 miliardi prevede solo i forni elettrici; quello completo con nave, Dri e cattura CO2 può arrivare a 9,7 miliardi. La configurazione scelta influirà sulla gara per la vendita degli impianti e sulla necessità di gas, stimata in 5,1 miliardi di metri cubi l’anno. Ne parliamo con Domenico Palmiotti, Il Sole24Ore.
La minaccia dei dazi non incide direttamente sul carrello della spesa ma torna a crescere l’inflazione
L’intesa del 27 luglio tra USA e UE introduce dazi medi del 15% su alcune merci europee. L’Unione Nazionale Consumatori critica l’accordo ma sottolinea che non avrà effetti diretti sui prezzi al dettaglio. L’inflazione è salita dello 0,1% a giugno, con il carrello della spesa in aumento del 2,8% su base annua, ma l’andamento era già in corso per altri fattori (clima, costi agricoli). I veri rischi, secondo l’associazione, sono legati ad aumenti dei costi energetici e a eventuali sussidi statali alle imprese che ricadrebbero sui contribuenti. Interviene Mauro Antonelli, Direttore Centro Studi Unione Nazionale Consumatori.
Istat: al 2050 il 41% famiglie sarà di una persona sola
Secondo le previsioni Istat aggiornate al 2024, nel 2050 il 41,1% delle famiglie italiane sarà composto da una sola persona, in crescita rispetto al 36,8% attuale. Le coppie con figli passeranno da tre su dieci a una su cinque. Il numero medio di componenti per famiglia calerà a 2,03. Gli over 65 soli saliranno da 4,6 a 6,5 milioni. La popolazione totale diminuirà a 54,7 milioni (oggi è 59), e un terzo sarà composta da anziani. Anche nello scenario più ottimistico, si prevede una perdita netta di milioni di abitanti entro il 2050, accentuando l’invecchiamento e modificando profondamente la struttura sociale del Paese. Il commento è di Luca Paolazzi, advisor di Ceresio Investors.
Immobiliare alle prese con una nuova modernità
Milano è una città simbolo della trasformazione urbana, ma sotto l'apparenza della ricchezza si cela un disagio crescente. Il reportage analizza la crisi dell’abitare, il peso degli affitti brevi e del turismo, il ricorso alle scuole private, lo spopolamento del centro, e l’effetto Cantillon, che arricchisce i già ricchi. Lo smart working e il nomadismo digitale hanno trasformato il valore della casa. Il problema non è solo Airbnb, ma uno stile di vita che cambia rapidamente. Milano deve ripensarsi come modello urbano capace di attrarre giovani e famiglie, evitando di diventare una città per soli turisti o investitori. Serve una visione che unisca innovazione, coesione sociale e sviluppo sostenibile. Ne parliamo proprio con Giulio Centemero, scrittore e membro della Camera dei Deputati.
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