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Per quale ragione un giovane nato e cresciuto nella piana di Gioia Tauro dovrebbe decidere di restare? A fare che? Se lo chiedono in molti, e alcuni hanno trovato delle risposte. Sono persone come Roberto e Nancy, che animate da quella che chiamano "una rabbia buona", si impegnano a portare semi di cambiamento nel loro territorio. Roberto - la cui famiglia è originaria di Eranova - è volontario al Dambe So, un ostello che ospita i braccianti sfruttati di Rosarno, con i quali si allena a boxe tutte le settimane. Nancy porta nelle scuole laboratori sulla legalità, una parola difficile da apprezzare perché associata alle istituzioni assenti. E così, che in un paesaggio segnato da incuria e architetture incompiute, chi rimane può limitarsi ad "ammobiliare l'inferno", oppure decidere di cercare la bellezza, e di usarla come arma di resistenza.
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