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A Ferragosto, Putin e Trump si sono incontrati in Alaska, terra simbolica che lega ancora Russia e Stati Uniti.
Si è sperato in un confronto capace di aprire spiragli di pace nella guerra contro l’Ucraina.
Putin ha evocato l’idea di “passare da ieri a domani”, ma il vertice non ha prodotto alcun futuro condiviso.
Pochi giorni dopo, Mosca ha lanciato uno degli attacchi più pesanti su Kiev: 600 droni, 31 missili, 19 morti.
Il dialogo è fallito, la guerra si inasprisce. Ma perché? Ne parlo con Gianluca Pastori.
Si è sperato in un confronto capace di aprire spiragli di pace nella guerra contro l’Ucraina.
Putin ha evocato l’idea di “passare da ieri a domani”, ma il vertice non ha prodotto alcun futuro condiviso.
Pochi giorni dopo, Mosca ha lanciato uno degli attacchi più pesanti su Kiev: 600 droni, 31 missili, 19 morti.
Il dialogo è fallito, la guerra si inasprisce. Ma perché? Ne parlo con Gianluca Pastori.
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