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Se c'è una parola che non poteva mancare in questa serie e che forse attraversa e unisce tutte le altre, questa parola è umiltà. Senza umiltà non andremmo molto lontano nella vita, non ci daremmo opportunità di crescere, non lasceremmo entrare le persone nel giardino del nostro cuore. Una parola che oggi non va di moda e che è stata troppo maltrattata, mettendole addosso significati ed interpretazioni incongrue. Umiltà deriva da "humus", che significa terra, ed è proprio nel legame alla terra il segreto della sua forza. In una società che considera gli umili degli "sfigati", mi sento di dire anch'io "beati gli umili", perché vivono una vita vera, libera da un mare di finzioni, in armonia con la terra di cui non dimenticano di essere plasmati. Beati perché ridanno la giusta dimensione al mondo, alle cose che veramente contano, al valore inestimabile delle persone. Disse Kierkegaard: "la felicità è una porta che si apre dall'interno; per aprirla bisogna umilmente fare un passo indietro". Come a dire che l'umiltà ci spalanca questa soglia e ci fa compiere passi silenziosi verso una vita veramente felice.

Ne parliamo in questo podcast, con la semplicità e la modestia di sempre.

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