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Il terzo episodio di “Save the Genitori” indaga una problematica molto comune: come affrontare il senso di colpa e di inadeguatezza che molti genitori vivono a causa delle pressioni sociali, del bombardamento di informazioni su come essere “buoni genitori” e del confronto con gli altri genitori?
Valentina Melis e Giovanni Scifoni raccolgono in questo caso la storia di Andrea, che ha cercato di costruire il suo ruolo paterno prendendo le distanze dal modello genitoriale rappresentato da suo padre e si è poi accorto di quanto fosse insensato inseguire un “ideale di perfezione” e la storia di Giulia, che ha imparato con il tempo che la cosa più importante è essere vicina alle emozioni dei suoi figli.
La psicologa di Save the Children, Erika Russo, approfondisce il concetto di “genitorialità responsiva” e pone l’accento sul fatto che non esistono genitori perfetti: è importante riconoscere il valore delle proprie fragilità e evitare che la ricerca della performance genitoriale prenda il sopravvento e ci faccia perdere di vista la priorità della relazione empatica con i figli.
Valentina Melis e Giovanni Scifoni raccolgono in questo caso la storia di Andrea, che ha cercato di costruire il suo ruolo paterno prendendo le distanze dal modello genitoriale rappresentato da suo padre e si è poi accorto di quanto fosse insensato inseguire un “ideale di perfezione” e la storia di Giulia, che ha imparato con il tempo che la cosa più importante è essere vicina alle emozioni dei suoi figli.
La psicologa di Save the Children, Erika Russo, approfondisce il concetto di “genitorialità responsiva” e pone l’accento sul fatto che non esistono genitori perfetti: è importante riconoscere il valore delle proprie fragilità e evitare che la ricerca della performance genitoriale prenda il sopravvento e ci faccia perdere di vista la priorità della relazione empatica con i figli.
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