L'Europa per una nuova generazione - Quanto si sentono europei i giovani?

Com'è articolato Horizon Europe e come si partecipa ad un bando europeo? In questa terza puntata de "L'Europa per una nuova generazione", Rachele Vincenzi e Jacopo Scipione ragionano e discutono di questi temi.

In questo secondo episodio del podcast realizzato in collaborazione tra il Centro Studi Internazionali e Yezers, Alessia Facci, Sofia Abourachid e Aurora Marconato discutono dell'educazione civica in Italia e in Europa. Con che scopo e cosa comporta formare i cittadini europei? Esistono programmi europei di educazione civica? 

In questo podcast realizzato in collaborazione tra il Centro Studi Internazionali e Yezers, Alexander Virgili e Sofia Tamagni discutono della partecipazione giovanile in Europa. I giovani si sentono europei? E in che misura? Cosa fanno e cosa possono migliorare, inoltre, le istituzioni europee?

Il nostro Jacopo Scipione ha intervistato Gianluca Sgueo, analista politico, advisor presso il Ministero per l'Innovazione Tecnologica e Transizione Digitale e membro del Comitato Scientifico del CSI, su digitalizzazione civica, gamification e lobbying. .

Il nostro Jacopo Scipione ha intervistato Patrick Facciolo, giornalista e formatore: insieme hanno parlato di comunicazione politica. Si è discusso del ruolo dei social media nella politica contemporanea, della campagna elettorale americana tra Biden e Trump, così come della comunicazione politica italiana.

Di Stellamarina Donato (CSI) & Sara Rabino (Tortuga) In Italia il calo dell'occupazione nell'ultimo anno è stato quasi tutto al femminile: i lavoratori sono calati di 101.000 unità, e di questi 99.000 sono donne. Rispetto al 2019 sono 444.000 i lavoratori in meno e gli inattivi sono cresciuti di 482.000 unità. E sono sempre le donne la maggioranza: in 312.000 hanno perso il lavoro. Succede perché sono maggiormente occupate in settori colpiti dalla pandemia come i servizi e perché sono più spesso impiegate in lavori precari. Investire per ridurre il gender gap dovrà essere una priorità assoluta nei piani nazionali degli Stati Europei.

Di Jacopo Scipione (CSI) & Jacopo Signorelli (Tortuga) Oltre alle misure per la Transizione 4.0 delle imprese, il Recovery plan italiano prevede diversi interventi per la digitalizzazione del paese, dallo sviluppo delle reti 5G alla modernizzazione della Pubblica Amministrazione. Ecco cosa contiene il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) rispetto al digitale e alle telecomunicazioni.

Di Francesco Gaudiosi (CSI) & Ilaria Capelli (Tortuga) Ridurre le emissioni, migliorare l'efficienza energetica, proteggere e conservare l'Italia per consegnarla migliore alla Next Generation. Alla "Rivoluzione verde e transizione ecologica" è destinata la fetta maggiore di risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, (PNRR), detto anche Recovery Plan: 68,9 miliardi. Si va dall'idrogeno verde alle energie rinnovabili, dalle ciclovie al rimboschimento fino al riciclo dei rifiuti. L'Italia è pronta per la sua Rivoluzione Verde?

Di Emanuele Errichiello (CSI) & Elia Bidut (Tortuga) Per contribuire a riparare i danni economici e sociali causati dalla pandemia di coronavirus, la Commissione europea, il Parlamento europeo e i leader dell'UE hanno concordato un piano di ripresa che aiuterà l'UE ad uscire dalla crisi e getterà le basi dell'Europa del futuro. Il bilancio a lungo termine dell'UE, unito all'iniziativa NextGenerationEU, uno strumento temporaneo pensato per stimolare la ripresa, costituirà il più ingente pacchetto di misure di stimolo mai finanziato dall'UE: verrà stanziato infatti un totale di 1800 miliardi di euro. Prima di addentrarci nei vari aspetti specifici, però, partiamo dalle basi: che cos'è il Recovery Plan?

Di Cesare Cuttica Negli ultimi anni ha assunto sempre maggiore centralità il terreno della “guerra cibernetica”, ovvero l’utilizzo da parte di enti sia statali sia non della dimensione digitale per danneggiare, spiare o manipolare realtà avversarie. Pagina recentissima di questo capitolo è lo scontro consumatosi intorno al 5G, che ha visto impegnarvisi governi e intelligence di tutto il mondo, nel contesto di un macro-confronto bipolare USA-Cina.