Nel cuore della notte, Luigi Tenco si è suicidato. Forse no, forse è stato ucciso. Pare abbia lasciato un biglietto d'addio. Forse era un biglietto falso. Dicono si sia ucciso per la sua canzone. Forse era soltanto imbottito di stupefacenti. Forse la sua pistola non c'è, forse era pressato dalla casa discografica, forse la sabbia nei capelli, forse Sanremo, forse i soldi alle giurie, forse Gino Paoli e Lucio Dalla.
Nulla è certo su quella notte, tranne una cosa: Luigi Tenco, il cantautore della rabbia e dei giovani, della malinconia e della satira, il padre del cantautorato, non c'è più.
Per tutto il resto, questo episodio cerca di togliere un po' di foschia da una vicenda che rimarrà sempre una risposta a metà.
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