Il mare

Quando guardo il mare sento dentro di me quella sensazione di inferiorità, come quando difronte ad un esperto, che sa tutto riguardo ad un argomento... li zitto ascolto e non oso giudicare, non oso criticare ne ribattere... e resto affascinato dal suo immenso sapere... il mare sa tutto di noi, ci circonda delle sue dolci carezze, e ci ascolta... il mare bipolare come pochi, cambia umore spesso, e a volte mi fa veramente paura... penso che la sua feroce rabbia possa veramente inondare i nostri cuori con un solo urlo. Per urlo intendo quello che ascoltiamo con lo scontro del vento che scivola contro gli intenzionali abbracci i quali non riescono neanche a sfiorare la costa... a sfiorare la costa invece, quando arrabbiato, sono i rimproverevoli schiaffi che rovinano la magnifica magia che il mare mostra nel calar del rosso fuoco all’arrivo della lentiginosa notte. Quanto sono belle quelle sere d’estate dove guardo esterrefatto la grandezza di questo mare che mi regala 1000 emozioni in quel deltaT tendente a pochi millesimi di secondo... come un fulmine la sua bellezza inonda il mio sguardo che immobile resta dinanzi a un tale paradiso. Spesso mi capita di ascoltarlo e non capirlo, ma sempre sussurra quelle parole nascoste che motivano il mio sentimento, qualunque esso sia... trovo risposte, trovo speranza per risolvere quel problema che mi affligge e mi calma dolcemente il suono che esso produce, il panorama da lui offerto... amo questo posto, amo questo paesaggio, nonostante a volte mi crei alcuni momenti di tensione, tendo sempre a confidarmi con esso... ottimo oratore é questo mare che accoglie i miei bisogni e li consuma.