Ep. 20 Ella Marciello: la sofferenza non ci rende più “mamme”
Vi è mai capitato di sentire questa frase: “La gravidanza non è una malattia”?Il più delle volte, viene detta come una forma di incoraggiamento, con le migliori intenzioni. Tuttavia questa frase nasconde una realtà più complessa.
Molte donne trascorrono i primi mesi, buona parte o addirittura tutta la gravidanza in uno stato di grande malessere.
E già in quel periodo, le donne vengono introdotte ad una forma di normalizzazione del dolore: “È normale stare male i primi tre mesi. È normale avere male dopo il parto, è normale una lacerazione con un travaglio così rapido.” E così via.
In questo episodio ho chiesto a Ella Marciello di raccontarmi la sua storia di parto, che è stata tutt’altro che idilliaca. Ella ha sofferto di iperemesi gravidica, ovvero nausea e vomito gravi fino alla vigilia del parto. Mi ha detto che no: non è normale associare sempre la parola sofferenza alla maternità, Il rischio è di interiorizzare quel dolore e perpetuare l’idea che la figura materna debba essere perennemente devota al sacrificio.Attraverso la sua storia, Ella ha ricordato che non va stigmatizzato il dolore così come non va detto alle madri “ è così per tutte”
E ancora, è vero che si partorisce dalla notte dei tempi, la differenza è “come”.In questo episodio abbiamo anche parlato di come crescere un figlio libero dai pregiudizi, di come far fronte ad una diagnosi di neurodivergenza.
E abbiamo concluso evocando alcuni regali che ogni madre vorrebbe realmente ricevere…
Provate a pensarci su e vediamo se desiderate lo stesso…
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