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Raffaele Bendandi: il mago dei terremoti | #29

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28 dicembre 1908 ore 5:21 del mattino. In 37 secondi un terribile terremoto polverizza la città di Messina e Reggio Calabria. Questo tragico evento scuote profondamente un giovane ragazzo di Faenza, appassionato di astronomia e geofisica. Quel ragazzo si chiama Raffaele Bendandi. Da lì in poi inizierà a studiare, da autodidatta, i terremoti, con un preciso obiettivo: individuare un metodo che permetta di prevederli.
Nel 1915 accade un fatto strano. Nel gennaio di quell’anno un nuovo terremoto sconvolse l’abruzzo. In pochi secondi la città di Avezzano si trasforma in un immenso cimitero: 10.700 morti. Bendandi è certo di aver scritto qualcosa a riguardo tempo prima, e infatti trova un appunto: : "Forte scossa di terremoto nell'Italia Centrale per il 13 gennaio 1915".
Il foglio reca una data: 1914.
Come riuscì Bendandi a fare una previsione tanto puntuale e con tanto anticipo?
Fu solo un caso fortuito oppure si basò su calcoli precisi?

Questa è la storia di Raffaele Bendandi il “Il Mago dei Terremoti”

Contributi Audio tratti da: Archivi Istituto Luce (1952 e 1964), Rai2 (2009), Convegno sulla singolarità Lunare (2012), secondo il principio del fair use (Art. 70 legge 633/41)

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