L’Europa si militarizza e la Borsa brinda
Le industrie militari volano in Borsa. Leonardo ha registrato un incremento del 11,26%, Fincantieri del 7,14%, Iveco del 5,46%, Avio del 7,22%. Stesso trend nelle altre borse europee: Bae Systems +13,2%, Rheinmetall +11,35%, Thales +13,33%, Rolls Royce +5,65%, Airbus +2,72%, Safran +2,04%. A ogni tensione internazionale, i listini premiano chi produce armi, trasformando i conflitti in opportunità finanziarie. Secondo Milano Finanza, la crescita è legata alle dichiarazioni della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha affermato la necessità di riarmare l’Unione europea e aumentare il sostegno all’Ucraina. L’annuncio ha innescato un aumento delle quotazioni, alimentato anche dalla prospettiva di un fondo speciale per la difesa in Germania da 400 miliardi di euro, che porterebbe la spesa tedesca per il settore tra il 2,25% e il 2,75% del PIL. Un'economia che trova nel riarmo il suo motore, con miliardi di euro che scorrono senza troppe resistenze nei bilanci delle aziende belliche, mentre i fondi per il welfare vengono sempre giustificati con la scarsità di risorse. È una finanza che festeggia apertamente ogni passo verso la militarizzazione dell'Europa. Nel prossimo vertice del Consiglio europeo del 6 marzo, i leader dell’Ue discuteranno strategie di finanziamento per l’aumento delle spese militari. Secondo Bloomberg, c’è un consenso crescente per un’accelerazione del riarmo europeo. Gli analisti prevedono che la tendenza possa consolidarsi con ulteriori fondi straordinari per la difesa. Il messaggio è chiaro: la guerra è diventata un business strutturale. E i mercati lo sanno bene. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.