
Come Indicare la Temporalità in Italiano
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La grammatica italiana presenta numerose sfumature nell'uso delle preposizioni e degli avverbi di tempo che spesso creano confusione anche tra gli studenti più avanzati. In questa guida approfondita, esploreremo le differenze e gli usi corretti di DA, NEL, PER, FA, MENTRE, DURANTE, GIÀ, ANCORA, PIÙ, MAI, APPENA e PROPRIO, fornendo spiegazioni dettagliate, esempi pratici e regole chiare per padroneggiare questi elementi fondamentali della lingua italiana.
Grammatica Italiana: le Preposizioni e gli Avverbi di Tempo più Comuni
Le Preposizioni Temporali: DA - NEL - PER - FA
Queste quattro preposizioni sono fondamentali per esprimere relazioni temporali in italiano, ma ognuna ha un significato specifico e un uso particolare che è importante distinguere chiaramente.
Analisi degli Esempi e Soluzioni
Analizziamo gli esempi forniti con le relative soluzioni:
"Sono stati sposati PER 5 anni" → PER indica la durata di un'azione che è cominciata e conclusa nel passato
"Si sono sposati 3 anni FA" → FA esprime il tempo trascorso da un evento concluso
"Si sono sposati NEL 2008" → NEL si usa sempre con gli anni
"Sono sposati DA 10 anni" → DA per indicare qualcosa che è cominciato nel passato e continua nel presente
"Si sono sposati A ottobre" → A si usa con i mesi
Regole Fondamentali per l'Uso Corretto
PER si utilizza per indicare un'azione conclusa nel passato con una durata determinata. È perfetto per esprimere periodi di tempo che hanno avuto inizio e fine:
"Ho studiato italiano per tre anni" (e ora ho smesso)
"Abbiamo vissuto a Roma per cinque anni" (ma ora viviamo altrove)
"Ha lavorato in quella ditta per dieci anni" (prima di cambiare lavoro)
DA esprime un'azione cominciata nel passato che continua nel momento in cui si parla. È la preposizione della continuità e dell'attualità:
"Studio italiano da tre anni" (e continuo a studiarlo)
"Viviamo a Roma da cinque anni" (e ci viviamo ancora)
"Lavora in quella ditta da dieci anni" (e ci lavora tuttora)
FA indica il tempo trascorso da quando qualcosa è successo rispetto al momento presente. Si colloca sempre dopo l'indicazione temporale:
"Ho iniziato a studiare italiano tre anni fa"
"Ci siamo trasferiti a Roma cinque anni fa"
"Ha iniziato a lavorare in quella ditta dieci anni fa"
NEL + anno è la costruzione standard per indicare un anno specifico, mentre A + mese si usa per i mesi dell'anno:
"Mi sono laureato nel 2020"
"Mi sono laureato a luglio"
"Mi sono laureato a luglio del 2020" (eccezione)
MENTRE - DURANTE - GERUNDIO: La Simultaneità
Queste due parole esprimono contemporaneità tra due azioni, ma seguono regole grammaticali completamente diverse che è fondamentale conoscere.
Analisi degli Esempi Pratici
Vediamo gli esempi con le relative soluzioni:
"Passeggiando per il centro, ho incontrato Paolo" → GERUNDIO utilizzato da solo
"Mentre passeggiavo per il centro, ho incontrato Paolo" → MENTRE + imperfetto
"Durante la mia passeggiata per il centro, ho incontrato Paolo" → DURANTE + sostantivo
MENTRE + IMPERFETTO: La Regola d'Oro
MENTRE deve essere sempre seguito da un verbo all'imperfetto. Questa combinazione crea un quadro temporale perfetto per esprimere:
Azioni durative nel passato: "Mentre leggevo, ascoltavo musica"
Due azioni simultanee: una durativa (imperfetto) e una puntuale (passato prossimo)
Interruzioni: "Mentre cucinavo, è suonato il telefono"
L'imperfetto in questo contesto indica sempre un'azione in corso di svolgimento che viene interrotta o accompagnata da un'altra azione.
DURANTE + SOSTANTIVO: La Costruzione Nominale
DURANTE deve essere sempre seguito da un sostantivo e mai da un verbo coniugato. Questa preposizione crea costruzioni più formali ed eleganti:
"Durante la lezione, gli studenti prendevano appunti"
"Durante il viaggio, abbiamo visto paesaggi stupendi"
"Durante la riunione,
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